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Spegni la fiamma dell’omofobia!

Sabato 23 luglio, dalle ore 19, presso il bar dei Sabbioni si terrà una festa per dire no all’omofobia. Fortemente voluta dall’Anpi Alto Garda, all’iniziativa hanno subito aderito le associazioni culturali più attive della zona, testimoniando una forte presa di posizione contro un sentimento odioso ed inaccettabile. Il programma della serata “Rainbow party – spegni la fiamma dell’omofobia” prevede dalle 19 aperitivo e musica in riva al lago, dalle 21 dj set con il collettivo Your Sister di Trento.

Approfittando delle esternazioni di Michele Parolin sull’omosessualità, apparse sui quotidiani lo scorso maggio, a cui peraltro la Fiamma Tricolore ci ha ormai abituati, cogliamo l’occasione per ricordare che l’omosessualità è stata cancellata dal Manuale Diagnostico del disturbi mentali (DSM) già nel 1974, posizione successivamente ribadita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1990.

Sono passati quasi quarant’anni dalla derubricazione dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, eppure ci troviamo a discuterne per l’ennesima volta (evidentemente, la questione non è ancora stata digerita). Di fronte all’ultima di una lunga serie di esternazioni sul tema, iniziamo a chiederci se non sia proprio questo un atteggiamento ossessivo-compulsivo ai limiti del patologico.

Ci sembra inoltre quantomeno ironico che coloro che si affannano a sostenere improbabili tesi anti-omosessualità, facciano riferimento ad argomentazioni pseudo-psichiatriche già da tempo sbugiardate dalla comunità scientifica internazionale. Ricordiamo, a tal proposito, che sedicenti “psichiatri” e “psicologi”, sostenitori della patologizzazione dell’omosessualità, sono stati puntualmente radiati dai vari albi professionali. Nonostante queste prese di posizioni inequivocabili, continuiamo ad assistere ad esternazioni di questo genere o, peggio, a tentativi di “cura” inutili e spesso molto dannosi.

Ci è impossibile ignorare che questo lungo e triste elenco di “atteggiamenti” rientra perfettamente nel quadro ideologico fascista, come testimonia l’esperienza storica dei campi di concentramento nazifascisti, in cui hanno trovato posto le cosiddette “razze inferiori”, gli oppositori politici, gli individui considerati mentalmente deviati e gli/le omosessuali. Non ci stupisce quindi che gli esponenti della Fiamma Tricolore si inseriscano perfettamente in questo schema, dal momento che i “valori” in cui si riconoscono sono i famigerati “dio, patria e famiglia” di mussoliniana memoria.Nel tentativo di porre fine a questo tipo di discriminazioni, nel 2006 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione di condanna dell’omofobia in quanto “paura e […] avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo”

Crediamo fortemente che l’antifascismo moderno debba sapersi opporre con decisione ad ogni forma di pregiudizio e discriminazione, vecchia o nuova che sia, declinandosi necessariamente in chiave antirazzista, antisessista e antiomofoba.

Anpi Alto Garda e Ledro, Associazione Warning, Arci Alto Garda, la Busa Consapevole, Musicaerrante, Radio Onda d’Urto Trento, Universinversi.

Una festa per dire no all’omofobia!
Sabato 23/07 a Riva del Garda, bar dei Sabbioni

dalle 19 – Aperitivo e musica in riva al lago

dalle 21 – Dj set con il collettivo Your Sister di Trento

Su le mani!

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